Ho aspettato oltre un anno per prenotare questa cabina, il motivo è semplice volevo avere la certezza al 99.9% di prenotare un biglietto e volarci e quando sono pochi gli aerei che hanno una cabina può sempre succedere che per una di mille ragioni all’ultimo ci sia un cambio macchina a rovinare i piani.
- Specifiche
- Aeromobile:
- A350
- Classe:
- Business
- Tratta:
- CDG – ORD
- Prezzo:
- 27.500 FB + 210€
- Prenota
Certo un lettore atåtento potrebbe dire “Matteo sei un Club 2000, potresti parlare con la compagnia ed evitare problemi”, ma il punto è che io sono un passeggero pagante e non avviso mai le compagnie che volerò con loro, altrimenti non sarebbe una vera recensione, ma quella che in gergo giornalistico si chiama Marketta.
Prenotazione
Questo biglietto è stato un furto con destrezza, una tariffa che è apparsa ed è durata giusto un battito d’ali di una farfalla e poi è sparita per sempre. Un biglietto che ho pagato interamente con le miglia Flying Blue, punti che ho accumulato senza alcuno sforzo grazie alle spese che faccio ogni giorno io e i miei colleghi e che si trasformano in tantissimi punti. Per l’esattezza ogni euro che spendiamo con Mooncard diventa 1.5 miglia FB, per avere un termine di paragone con 11.250 punti FB si vola dall’Italia a New York o Miami.
Questo biglietto però è stato ancora più speciale dato che con soli 55k punti FB ho preso due voli. Entrambe le tratte a bordo delle rispettive ammiraglie ed entrambe nella migliore cabina possibile.
- da Hanoi a Parigi in business class con Vietnam Airlines
- da Parigi a Chicago.
Quindi dividendo per due la spesa questa singola tratta mi è costata 27.5k punti FB e poco più di 200€ di tasse e supplementi. Come dicevo un furto legalizzato.
Ovviamente quando saltano fuori queste tariffe non le tengo solo per me, ma le condivido con i lettori tramite il canale whatsapp di The Flight Club, oltre 14mila iscritti pronti a saltare sulla offerta imperdibile. Se ti iscrivi mi raccomando attiva la campanella, altrimenti non ricevi le notifiche.
In aeroporto
Sono sbarcato a CDG pochi minuti dopo le 6, l’A350 ha parcheggiato alla fine del T2, alle porte M, le più distanti dal cuore dell’aeroporto. Ho preso il trenino per arrivare fino al corpo centrale. Qui mi sono diretto verso il banco transiti di Air France per farmi dare la carta d’imbarco.
Ad Hanoi non me l’avevano data per via del mio “itinerario” strano e mi avevano iniziato a fare decine di domande e alla fine avevo detto: “Va bene datemi il boarding pass solo per Parigi, penserò poi al resto”. Qui nemmeno una domanda, scanzonato il passaporto stampato il biglietto.
Mi sono quindi diretto alle porte K, da dove partiva il mio volo. Qui c’è la peggiore delle lounge di Air France in questo aeroporto, il personale la chiama Vintage, per non dire “vecchia”.
Avendo parecchio lavoro arretrato le 5 ore sono volate, mi sono seduto in un angolino al piano superiore della lounge e ho lavorato al pc per tutto il tempo.
Nota positiva, ma non è una novità, il catering nelle lounge è decisamente migliorato.
Al momento di lasciare la lounge ho incontrato Alessandra, la assistente di Air France, che mi aveva scortato come un vip nel mio recente viaggio in La Premiere, così abbiamo chiacchierato e alla fine mi ha anche accompagnato al gate
L’imbarco è scattato con qualche minuto di ritardo, ma poi è filato tutto liscio anche perché l’aereo non era assolutamente pieno.
A bordo
La prima sensazione è di una cabina alla moda. Perché le porte sono una “moda” che però è anche utile, si vede la differenza tra questo prodotto e le vecchie cabine di Air France, si vede anche come AF abbia saputo, insieme al team di Safran che ha creato queste poltrone, installare un prodotto davvero top di gamma, diverso da tutti gli altri vettori.
L’innovazione di queste cabine è talmente rapida che ogni volta che esce un nuovo prodotto, immediatamente tutti quelli prima sembrano vecchi. Questa cabina è paragonabile alla Club World Suite di British Airways, ma arrivando 4 anni dopo ha migliorato quel prodotto sotto molti aspetti, sia tecnologici che di finiture.
La cabina dell’A350, nonostante la presenza delle strutture che confinano i sedili, non risulta pesante non c’è un effetto claustrofobico, è un prodotto disegnato fin nei minimi particolari, come ad esempio il la texture della moquette, che come mi ha spiegato l’assistente di volo con origini italiani, ricorda i parquet degli appartamenti parigini.
Uno dei tanti piccoli tocchi di classe che AF ha distribuito nella cabina. Allestimento 1-2-1, nemmeno a dirlo e i classici colori Air France che rendono tutto elegante e non sporchevole.
Se poi consideriamo che l’aereo in questione ha debuttato a metà novembre aveva meno di 3 mesi di vita, in pratica non aveva nemmeno ancora finito il rodaggio.
La mia poltrona
La scelta della poltrona giusta, è tanto più importante quanto più indietro si è seduti a bordo dell’aereo. Se però si viaggia in questa cabina le poltrone più importanti sono 8. Ovvero le 4 in prima fila e le 4 nella prima fila della seconda cabina.
Queste poltrone non sono state create uguali alle altre, anzi. Certo la prima fila ha sempre qualche cm di spazio in più, ma nessuno a questo livello.
Queste 8 poltrone sono senza se e senza ma, le migliori poltrone di business class presenti sul mercato oggi (marzo 2024).
Sono superiori alla poltrona di QSuite, alla poltrona speciale nella prima fila degli A330neo di Virgin Atlantic, non hanno rivali nel vecchio continente e nemmeno ad oriente, forse solo l’A350/1000 appena entrato in servizio di JAL si avvicina a questo prodotto, ma è ancora troppo raro per poterlo valutare.
Questa poltrona invece è presente su tutti gli A350 consegnati ad AF da novembre 2022 e su tutti i 777 che sono stati rinnovati negli interni e che prima offrivano la terrificante configurazione caraibica, ovvero 2-3-2.
Se la parte sedile/consolle è uguale per tutte le poltrone, cosa cambia è la parte frontale.
Qui si ha una panca larga quanto il sedile e profonda quasi 1m. Lo spazio è tantissimo. Non si parla solo di spazio sopra, ma anche sotto e ai lati. C’è un enorme cassettone, un mobiletto armadio e ancora uno spazio aperto sotto la panca perfetto per le scarpe.
Nella consolle poi è integrato il tavolino, la base per la ricarica wireless del cellulare e c’è un terzo, piccolo scompartimento, dove vengono nascoste le cuffie dell’IFE e una bottiglia d’acqua.
C’è poi un tablet che controlla tutta la poltrona, ma proprio tutta. Ed essendo questo A350 dotato dei nuovi finestrini elettrocromici è possibile dal tablet, o dalla zona touch decidere quanto si vuole oscurare il vetro.
Questa è la prima volta che trovo questa tecnologia sull’A350, dato che prima era una invenzione solo di Boeing sui 787.
Sono più veloci e più oscuranti, ma il solo fuori c’è e si continua a vedere. La cara vecchia tendina manuale invece isola completamente e non si ha quella puntina luminosa che ti fissa tutto il tempo.
La dotazione del sedile prevede anche un bracciolo estraibile che completa la comodità della poltrona sotto tutti gli aspetti, l’unico difetto è che il tavolino, una volta esteso non si sposta in nessuna posizione, per liberarsi bisogna chiuderlo. Un vero peccato.
Ovviamente la poltrona diventa un letto ed è qui che c’è tutta la differenza del mondo. Lo spazio per le gambe rendono la poltrona quasi un letto singolo. Si può trovare una posizione perfetta, senza alcun tipo di costrizione.
La porta
L’utilizzo delle porte è diverso dal resto delle altre compagnie.
Ovviamente devono rimanere aperte durante decollo e atterraggio.
A differenza di QR non c’è una procedura di sblocco che sgancia le porte per facilitare l’uscita, ma soprattutto le porte non vengono attivate fino alla fine del servizio. Il motivo è semplice. 9 passeggeri su 10, se possono chiudono la porta, e quindi durante il servizio il personale dovrebbe continuamente fare apri e chiudi.
Certo non essendo molto alte potrebbero passare i piatti da sopra, ma come mi hanno spiegato è vietato per evitare rischi di rovesciare il piatto o il bicchiere…
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